3 modi per implementare l’utilizzo delle e-mail ad altri strumenti di marketing

In una strategia di marketing affiancare ai vari strumenti anche l’utilizzo delle e-mail è un’ottima opportunità per aumentare ricavi, conversioni e contatti. 

email marketing

Nel mondo dell’e-commerce le e-mail sono sempre state considerate e utilizzate principalmente come uno strumento a se stante e indipendente. In realtà è un ottimo strumento che può andare a migliorare ed incrementare anche attività svolte attraverso altri canali di marketing.

In questo articolo dimostriamo come le e-mail possono affiancare efficacemente altri strumenti, quali il direct mailing, la pubblicità display e i social media.

 

Direct Mailing

Se ad una campagna postale tradizionale si affianca un’attività di e-mail marketing, le performance avranno un netto miglioramento in termini di redditività e, soprattutto, di ritorno sull’investimento. Questo perché inviare un messaggio postale è molto dispendioso per i costi di stampa e affrancatura quindi, se vi si affianca l’invio di una e-mail, il numero di possibili azioni e conversioni aumenta notevolmente.

Un modo per integrare le e-mail alla posta tradizionale è il cosiddetto “sandwich”: inviare una notifica via e-mail al destinatario del messaggio postale alcuni giorni prima e alcuni giorni dopo che la busta stessa venga spedita. Così, anche nel caso in cui il ricevente non apra le e-mail, vedere il logo e il nome dell’azienda è un forte reminder che può indurlo a recuperare la busta ricevuta ed aprirla.

Può essere utilizzata anche una strategia inversa: inviare un messaggio postale specifico agli utenti che hanno aperto l’e-mail ma che non hanno compiuto azioni e non hanno convertito. Questa strategia può essere utile per gli utenti prospect che, in qualche modo, hanno già dimostrato un certo interesse per un brand o un’azienda; in questo modo si va a contattare esclusivamente un cluster di clienti potenziali la cui propensione alla conversione è molto alta, evitando di sprecare budget verso utenti non propensi a nessuna azione.

 

Display Advertising

Google e Facebook mettono a disposizione uno strumento per la personalizzazione del pubblico delle campagne display; la possibilità è quella di caricare il proprio database di indirizzi e-mail e, sulla base di questo, targetizzare le proprie campagne.

Caricando la lista di indirizzi e-mail di clienti e prospect e customizzando le campagne adv, gli inserzionisti evitano lo spreco di budget e impression verso utenti non in target o non propensi a convertire. Non solo, nel caso si impostino due versioni per la stessa campagna, ad esempio dove parte del pubblico riceve la campagna display e un’altra parte riceve sia la campagna display che una e-mail, monitorando le performance, si può indirizzare al meglio il budget sulla versione più redditizia ed incentivare le conversioni.

 

Social Media

Le attività di Social Media Marketing includono messaggistica istantanea, post sui social network e messaggi di testo, tutti contenuti che nella maggior parte dei casi vengono visualizzati dagli utenti dai loro smartphone.

In questo contesto, se si  programma una campagna pubblicitaria sui social network, aggiungere alla strategia anche l’invio di una e-mail dà agli utenti un ulteriore strumento per interagire o rispondere rapidamente.

Anche in questo caso, come per il Display Advertising, con Facebook Custom Audience o Google Customer Match (l’argomento è trattato più nello specifico sul blog di Studium Group, società di cui eOne è spin-off. Puoi leggerlo qui), è possibile personalizzare il pubblico delle campagne social in base ad un database di indirizzi e-mail di clienti o utenti che hanno già visitato il tuo sito web.

Così, colpendo con una campagna pubblicitaria sui social network quegli utenti che hanno ricevuto l’e-mail, ma che non l’hanno aperta, farà si che siano più propensi ad interagire sul social.

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