Guida ai KPI indispensabili da monitorare per un sito e-commerce

Quando si avvia un sito e-commerce è indispensabile impostare alcuni KPI per monitorare l’andamento della propria attività e farla partire al meglio. Ecco una guida con i principali KPI, indispensabili per qualsiasi tipo di business.

Key Performance Indicators

Quando si decide di avviare uno store online gli aspetti da considerare sono molti, non è sufficiente stabilire i prodotti da vendere, creare il sito e-commerce e coordinare magazzino e logistica per essere pronti a partire. Uno degli step fondamentali di questi business consiste nell’analisi preventiva e nel monitoraggio dell’attività nel tempo. Infatti per impostare fin da subito al meglio un e-commerce è bene definire obiettivi da raggiungere e, sulla base di questi, i KPI da monitorare.

I KPI (Key Performance Indicator) sono delle metriche che forniscono dati concreti in merito alla propria azienda. Per l’e-commerce, come per i business tradizionali, i KPI da poter monitorare sono innumerevoli, ma soprattutto in fase di start-up è bene monitorare solo quelli che riteniamo effettivamente indispensabili per avviare lo store. Meglio pochi ma buoni.

Stai avviando un nuovo store e-commerce? Ecco i migliori KPI da monitorare.

Ogni e-commerce è differente dall’altro, ed ogni imprenditore avrà obiettivi differenti sulla base dei prodotti che vende e del tipo di attività che vuole intraprendere, ma in questo elenco indichiamo quelli che noi riteniamo essere basilari per avviare uno store online:

  • valore medio degli ordini

indicatore che può variare molto sulla base della tipologia di prodotti venduti. Due tecniche utili per incrementare questo valore sono il cross-selling e l’up-selling. Il cross-selling consiste nel proporre all’acquirente prodotti correlati e/o servizi connessi a ciò che sta acquistando. L’up-selling invece, sempre durante il processo d’acquisto e sulla base del prodotto iniziale che l’utente è intenzionato a comprare, propone e consiglia prodotti/servizi di qualità o valore superiore. Con entrambe queste tecniche si punta a consigliare e guidare il cliente nel processo d’acquisto, in modo da rendere la scelta d’acquisto più completa e, di conseguenza, aumentare il valore della transazione.

  • numero di transazioni sullo store e-commerce

se la quantità di transazioni effettuate dai clienti è bassa, non vuol dire che sia un dato per forza negativo. Questa metrica dipende molto infatti dal valore medio degli ordini, poche transazioni ma di alto val ore sono comunque un buon risultato. Il dato diventa negativo se le transazioni sono poche e il valore medio di ogni ordine è basso. Per far si che questo indicatore aumenti, le attività da intraprendere sono svariate, ma tutte devono avere l’obiettivo di rendere unica e positiva l’esperienza sul sito e-commerce ad ogni cliente. Che si tratti di curare l’usabilità del sito, fornire una descrizione prodotti chiara ed esaustiva, rendere i prodotti più accattivanti attraverso immagini di alta qualità o mettere a disposizione delle FaQ per rispondere a qualsiasi dubbio di ogni utente, solo per citare alcune delle attività possibili, l’obiettivo è dare al cliente una “reason to buy”. Bisogna essere in grado di convincere e soddisfare ogni singolo utente per fare in modo che torni sullo store.

  • numero di visitatori unici

ovvero persone uniche che sono arrivate sul sito e hanno navigato tra le varie pagine. Bisogna specificare che se una persona si connette da device differenti, verrà considerato ogni volta come nuovo visitatore. A far incrementare questo dato possono contribuire le campagne pubblicitarie; grazie al fatto che ogni campagna adv può essere targetizzata sulla base di dati (demografici, interessi geolocalizzazione ecc ecc) relativi agli utenti, creando diverse campagne per ogni diverso cluster di persone, si possono ottimizzare al meglio sulla base dei diversi target di riferimento ed ottenere quindi una percentuale di visite maggiore.

  • numero di sessioni

totale degli accessi al sito. Una sessione consiste in ogni accesso che uno stesso visitatore effettua su un sito. Una sessione ha la durata di 30 minuti, quindi se un utente entra e riaccede ad un sito nell’arco di questi 30 minuti, tutte le azioni vengono considerate parte di un’unica sessione. Se invece l’utente accede ad un sito una seconda volta dopo che i 30 minuti sono scaduti, viene conteggiata come una nuova sessione.

  • traffico organico e tasso di conversione dal traffico organico

traffico non a pagamento generato dai motori di ricerca e conversioni effettuate da utenti che arrivano dai motori di ricerca. Puntare su attività SEO è una modalità per far crescere il traffico verso il proprio sito web. È importante innanzitutto assicurarsi che il sito sia SEO-friendly e quindi metter in pratica tutta una serie di azioni per ottimizzare i contenuti e le pagine del proprio sito. Inoltre è fondamentale fare uno studio e analizzare il settore specifico in cui il proprio e-commerce opera, al fine di capire quali ricerche effettuano gli utenti e quali bisogni intendono soddisfare. In questo modo sarà possibile posizionarsi per keyword che hanno un tasso di conversione maggiore, proprio perché più specifiche e correlate al settore di riferimento, e non per le keyword che si, porterebbero grandi volumi di visite, ma che avrebbero un tasso di conversione più basso.

  • percentuale ROI delle campagne adv e tasso di conversione delle campagne

il primo consiste nel profitto che si ha dalle campagne pubblicitarie, dato dalla differenza tra costi e ricavi ottenuti da queste attività. Il secondo KPI rappresenta il numero di visitatori giunti sul sito e-commerce tramite una campagna adv che hanno effettuato una transazione. In questo caso è fondamentale monitorare e testare ogni singola campagna. Così sarà possibile ottimizzare ognuna di esse in base all’andamento e, sulla base del tasso di conversione (o dell’obiettivo preposto), disattivare quelle che non hanno un tasso e un ROI efficace. All’interno di ogni singola campagna, inoltre, bisogna prestare molta attenzione a monitorare ogni singola attività; non sono dati utili e positivi solo quelli relativi agli acquisti diretti, bensì considerare anche tutta  una serie di azioni che poi possono portare all’acquisto (iscrizione alla newsletter, compilazione form contatto, ecc ecc) fornisce dati utili e rilevanti .

I dati che si ottengono sono concreti e di alto valore perché ci permettono di avere sempre una panoramica generale sull’andamento e di intraprendere poi azioni correttive nella strategia. È da sottolineare il fatto che i KPI non sono fissi, nel corso del tempo si possono integrare con nuove metriche, anzi è consigliabile, dato che un’attività online in crescita è sempre in evoluzione e con essa gli obiettivi da raggiungere.

 

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