E-commerce proprietario VS marketplace, quali sono le differenze?

Nell’articolo approfondiamo pro e contro delle due soluzioni che si possono scegliere quando si vuole creare l’e-commerce della propria azienda:

 

marketplace

Quando un’azienda valuta l’opportunità di vendere i propri prodotti/servizi online il primo quesito che si deve porre è: sviluppiamo un sito e-commerce proprietario o creiamo la nostra vetrina su un marketplace?

Questa la valutazione da fare prima di qualsiasi ogni altra, perché determina che tipologia di business si vuole creare (si, l’e-commerce va considerato come un’azienda a sé!). Le variabili che influiscono in questo tipo di analisi toccano diversi aspetti, ognuno dei quali va analizzato e calato sulla propria realtà aziendale e sulle proprie esigenze ed obiettivi.

In questo articolo andiamo ad analizzare pro e contro delle due soluzioni che si possono realizzare.

 

Marketplace

I marketplace sono piattaforme online di intermediazione commerciale che mettono in diretto contatto rivenditori e acquirenti. Si tratta quindi di veri e propri punti di incontro che favoriscono le transazioni commerciali online, senza costringere i rivenditori ad avere necessariamente un sito web.

 

  • Visibilità

 essendo aggregatori tanto di brand e prodotti, i marketplace godono di un’alta visibilità sui motori di ricerca e, di conseguenza, tra il pubblico di riferimento. Si pensi ai maggiori marketplace, quali eBay e Amazon, sono siti web conosciuti a tutti gli internet users e tra i risultati sui motori di ricerca appaiono sempre tra le prime posizioni. Per chi vuole vendere online i propri prodotti è sicuramente un’ottima vetrina di promozione.

 

  • Gestione

in quanto utilizzatrice di un servizio, un’azienda che crea un corner presso un marketplace è tenuta a gestire solo determinate attività. Le principali attività di gestione, quali la fatturazione, spedizione e logistica, resi, sponsorizzazione, vengono effettuate dal marketplace stesso. Un’azienda si vede quindi impegnata principalmente nella gestione dei prodotti, come l’aggiornamento delle schede, dei prezzi e della disponibilità. Si tratta comunque di un’attività fondamentale; dato che la concorrenza sui marketplace è molto elevata, è necessario prestare molta attenzione a come si presentano i prodotti sul proprio corner. Descrizioni dettagliate, informazioni utili e chiare, immagini ben selezionate, un prezzo interessante, sono tutti aspetti che contribuiscono a rendere più visibile un’azienda, e relativi prodotti, all’interno del marketplace stesso.

 

  • Concorrenza

su un marketplace concorro svariati e svariati rivenditori, spesso con prodotti uguali o dalle caratteristiche simili, determinano così un livello concorrenziale spesso molto elevato. Quando un acquirente effettua una ricerca di un determinato prodotto su un marketplace, nei risultati vengono raggruppate tutte le offerte dei diversi rivenditori. Il rischio è quello, quindi, di cadere nell’anonimato, situazione assai frequente se non si gode già a priori di una forte Brand Awareness.

 

  • Varietà

un marketplace è un aggregatore di prodotti/servizi di diverse categorie merceologiche; su una stessa piattaforma si possono trovare prodotti che non sono correlati. Questo, per un rivenditore, può rappresentare un’opportunità perché permette di raggiungere utenti che potrebbero trovare interessanti anche prodotti di cui, inizialmente, non avevano bisogno o non avevano ricercato.

 

 

E-commerce proprietario

 

  • Personalizzazione

L’e-commerce è un sito in cui un’azienda vende i propri prodotti e/o servizi online. Essendo una soluzione proprietaria al 100%, l’azienda ha la possibilità di personalizzarla come meglio crede. Dalla struttura alla veste grafica, ogni singolo dettaglio è customizzabile secondo la corporate aziendale. Questa fa si che il sito e-commerce, oltreché canale di vendita, diventi uno strumento di marketing e branding. Riproponendo l’identità e i valori aziendali anche sull’e-commerce, l’immagine di un’azienda ne giova in termini di fidelizzazione e identificazione da parte del pubblico.

 

  • Risorse umane

essendo una soluzione creata da zero, è necessario prevedere un investimento in risorse umane che vadano a ricoprire diverse  mansioni. Innanzitutto per progettare, sviluppare e realizzare la piattaforma è sempre consigliabile rivolgersi ad esperti. Potrebbe risultare economicamente più dispendioso, ma sicuramente meno che realizzare una soluzione fai-da-te che necessiterebbe poi di continui “rattoppi” per essere funzionante.

Realizzata la piattaforma, per far si che un e-commerce funzioni e si riescano a raggiungere gli obiettivi stabiliti, è consigliabile dedicare una o più risorse esclusivamente alla gestione del sito online. Come anticipato, un e-commerce va considerato come un’azienda a sé rispetto al business tradizionale. Le attività che vanno effettuate quotidianamente, o con una certa frequenza, sono molte: aggiornamento schede prodotto e disponibilità, gestione ordini e spedizioni, eventuali resi o sostituzioni, attività di customer care e assistenza, gestione di fatturazione e amministrazione delle transazioni. Queste le principali attività che un e-commerce necessità.

Per questo un e-commerce va considerato e gestito come a sé stante. Con un approccio di questo tipo a beneficiarne saranno azienda, che può ottenere un ritorno dagli investimenti sostenuti per la realizzazione dell’e-commerce, e clienti, che potranno usufruire di un sito funzionale, aggiornato e di una presenza dell’azienda costante e attenta.

 

  • Gestione

nello specifico, la gestione di un sito e-commerce proprietario ricade dalla A alla Z sull’azienda. Quindi qualsiasi dettaglio viene deciso dall’azienda in base ad attente analisi e alle necessità del proprio pubblico. Politica del prezzo, metodi di pagamento, tipologie di consegna, possibilità di reso, tutti dettagli fondamentali per la riuscita di un e-commerce, tanto che, averne pieno controllo dà quel plus in più per la riuscita di una piattaforma online.

 

  • Sponsorizzazione

questo è un tasto spesso dolente. Quando un’azienda decide di presidiare il canale di vendita online con un sito e-commerce proprietario, nella maggior parte dei casi devolve la maggior parte del budget allo sviluppo e alla realizzazione della piattaforma stessa. Ma poi? Ogni nuovo e-commerce che viene lanciato è una goccia in un oceano, senza una corretta comunicazione a supporto. Un e-commerce può giovare della notorietà di marca di un’azienda, ma i motori di ricerca non saranno tanto magnanimi da dare immediatamente visibilità ad un nuovo sito online. Del budget che si intende destinare alla realizzazione della piattaforma e-commerce, è estremamente importante definire chiaramente la quota destinata alla sponsorizzazione.

Fino a qui, questo punto sembrerebbe solo un contro per le piattaforme proprietarie, perché, invece, non vederne anche il lato positivo? Essendo pienamente proprietario dello store e completamente libero in merito alla sua gestione, un’azienda può decidere come e dove pubblicizzare il proprio e-commerce. Può valutare quali siano i canali migliori in base alla tipologia di prodotti/servizi che vende, piuttosto che alla tipologia di clientela o alla provenienza geografica.

E, in qualsiasi caso, aggiustare la strategia sulla base dei risultati che si ottengono nel tempo.

 

  • Visibilità

è vero che inizialmente un’azienda con un e-commerce proprietario non gode della stessa visibilità che potrebbe ottenere grazie ad un marketplace. Ma, al tempo stesso non deve fare i conti con un’altissima concorrenza diretta. Un e-commerce proprietario è una vetrina di un’unica azienda, al massimo 2-3 nel caso in cui più rivenditori si uniscano. Inoltre non si tratta di una piattaforma generalista, ma di uno store con prodotti/servizi specifici di determinati settori rivolto ad un pubblico settoriale. Quindi, anche in termini di pubblicità, si possono pensare strategie ben mirate che vadano a presidiare solo determinati canali con mezzi e strumenti specifici.

 

 

Le variabili da valutare quando si decide di vendere i propri prodotti/servizi online sono innumerevoli e dipendenti da una serie di fattori che variano da azienda ad azienda. Va tenuto conto, però, che i ragionamenti devono essere effettuati nel lungo termine, sulla base della tipologia di business che si intende avviare. Affidarsi ad un esperto contribuirà a mettere in luce tutti i pro e i contro calati sulla propria realtà aziendale.

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